Arrivano le feste e questo è senza dubbio il momento migliore per apprezzare dettagli, colori e odori più segreti del Salento, terra che nei mesi invernali ospita più i suoi abitanti che i turisti, vivendo il suo momento più intimo e raccolto, lontano dalla folla dei mesi estivi. È il momento perfetto per scoprire angoli nascosti e cibi succulenti tipici delle feste, immergendosi in una litania di tradizioni antiche che ogni anno si ripetono immutate e si tramandano di generazione in generazione. Cosa perciò non si può assolutamente perdere?
Lo Spettacolo delle Luci
Le luci sono una vera ossessione per i pugliesi, simbolo delle feste patronali ma soprattutto immagine concreta della gioia del ritrovarsi. Non c’è occasione pubblica che non venga celebrata attraverso migliaia di sfavillanti lucine colorate che addobbano strade, campanili, alberi e piazze. Anche a Natale, naturalmente: fiore all’occhiello della regione, la produzione delle luminarie in questo periodo dà il meglio di sé. Da non perdere allora lo spettacolo organizzato nel Castello Aragonese di Otranto, dal 27 novembre al 9 gennaio: è la prima edizione di Luminarie Otranto Festival. In scena un milione di luci per una galleria di meravigliose costruzioni e sculture luminose realizzate dalla famiglia De Cagna, azienda di artigiani famosa in tutto il mondo. Per l’occasione ha decorato la facciata e i fossati del castello con 57 diverse istallazioni luminose che fanno anche da cornice a mercatini enogastronomici, spettacoli di strada, e produzioni artigianali.
Le istallazioni sono visitabili dalle 17.30, da venerdì a domenica, sino al 19 dicembre. Dal 20 dicembre sino al 9 gennaio l’accesso sarà possibile tutti i giorni. Info 080.4301150 e www.luminarieotrantofestival.it. Ingresso 7 euro inclusa prevendita su www.vivaticket.it e parcheggio

Sempre a proposito di addobbi, fra i tanti borghi che saranno vestiti a festa, merita una visita quello di Nardò: il suo centro storico sarà animato da uno spettacolo luminoso ispirato al tema “Natale d’amore”. Attraverso un sistema di sedici proiettori, sulle facciate dei palazzi di piazza Salandra saranno proiettate immagini che, esaltando gli elementi architettonici, i dettagli e gli elementi decorativi delle facciate, daranno vita uno spettacolo totalmente immersivo. In scena tutte le sere fino al 9 gennaio. Continuando a percorrere il Salento da nord a sud non sarà difficile scoprire altri villaggi, apparentemente anonimi, vestirsi a festa con decorazioni che lasciano a bocca aperta: da Alessano a Castro, da Ruffano a Presicce, Lizzanello…
I Presepi della Tradizione
Il più antico presepe pugliese pare sia quello realizzato, sul fine del Quattrocento, dell’artista Stefano da Putignano, che ne realizzò uno in pietra per la Chiesa Matrice di Polignano a Mare, dove tuttora è conservato. Un’altra pregevole natività datata 1530 e firmata dallo stesso scultore è custodita nella Chiesa Matrice di Grottaglie. Sono passati secoli ma nulla è cambiato nel cuore dei pugliesi che continuano a realizzare presepi, dal Gargano al Salento, con materiali e stili diversi. A Lecce, ad esempio, è la cartapesta protagonista: arte antica, ha permesso alle persone di portare “in casa”, attraverso “i pupi”, quelle immagini di natività prima riservate solo alle chiese. Oggi poi, in molti paesi del Salento, sono messi in scena anche dettagliati presepi viventi che permettono di immergersi in un’atmosfera suggestiva. Tra i più famosi è così quello realizzato a Tricase, sulla collinetta di Monte Orco, e giunto alla sua 41 edizione realizzato. Visitarlo vuol dire fare un tuffo tra le tradizioni religiose, culinarie e folkloristiche del Capo di Leuca: infatti i visitatori possono scoprire, grazie a 200 “comparse”, il lavoro e i gesti delle antiche arti, in un percorso di 2 km.
Il presepe apre le porte ai visitatori il 25, 26, 28, 30 Dicembre 2021 e il 1, 2, 4, 6 Gennaio 2022

Anche il centro medievale di Specchia ospita uno storico presepe vivente: in questo borgo, già nominato tra “i più belli d’Italia”, è lo storico Palazzo Coluccia ad ospitare la rappresentazione religiosa, dopo avere visitato la quale sarà un piacere anche perdersi tra viuzze e stradine vestite a festa.
Il presepe sarà aperto il 25 – 26 dicembre 2021 e 1 – 2 – 6 gennaio 2022 dalle 17 alle 21
Sicuramente insolito invece il presepe di sabbia che si vista nel paesino di Scorrano: qui, negli spazi del Palazzo di Via degli Agostiniani si sono dati appuntamento artisti di fama internazionale per dare vita a vere proprie opere d’arte fatte di mille granelli. Quest’anno tra le varie sculture spicca anche il volto della giovane Greta Thunberg.
Aperto fino al 23 gennaio, dal lunedì al venerdì dalle 17 alle 21 e per sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15.30 alle 22
Super caratteristico, anche se si trova qualche km più a nord, è ovviamente il Natale di Alberobello, villaggio dei trulli. Qui, la cinquantunesima edizione del presepe vivente, si snoderà come da consuetudine nel rione Aia Piccola, dal 26 al 29 dicembre. Tema scelto per quest’anno sarà la bellezza. Sempre negli stessi rioni si svolgerà anche il presepe di luce che è aperto al pubblico sino al 9 gennaio: nel percorso, libero e gratuito, si potranno ammirare diverse installazioni luminose.
Aperto dal 26 al 29 dicembre, prenotazioni sul sito dabetlemmeagerusalemme.it, sulla sezione dedicata all’associazione sull’app Bookizon, o in sede. L’ingresso è gratuito per i bambini fino a 8 anni
Appuntamenti per Far Festa
A chi anche per le ricorrenze di Natale e Capodanno non rinuncia a cercare un “evento” giusto per festeggiare in compagnia sono dedicate le tante proposte di cene, party, aperitivi e tanto altro ancora che sono organizzati in alcuni dei più affascinanti, hotel, masserie e location del Salento. Si parte dal centro storico di Lecce dove si trova Palazzo BN (www.palazzobn.com), lussuosa struttura che unisce luxury suites, alta ristorazione e centro wellness: qui il 19 dicembre allora è in programma il “Sunday Social Club BN”, un aperitivo con dj-set che inizia alle 18; per il 25 dicembre ecco il Pranzo di Natale con intrattenimento musicale live, mentre la sera del 31 dicembre va in scena il “New Year’s Eve dinner”, un cenone con musica dal vivo e dj-set.
Ci spostiamo poi nella “città bianca”, Ostuni, per scoprire gli eventi delle Feste organizzati da Paragon 700 (paragon700.com), delizioso boutique hotel ricavata da un antico palazzo del centro storico. Qui il primo appuntamento interessante va in scena ogni sabato, per tutto l’inverno, quando, dalle 16, parte il “Tea Time”: agli ospiti viene servito il tè, selezion“ “Terra Lu”a”, accompagnato da delizie preparate dallo chef. Eventi sono poi organizzati anche per il Pranzo di Natale e la Cena di Capodanno, negli spazi del Restaurant 700, aperto per l’occasione anche ai clienti esterni.
Proprio per la sera dell’ultimo dell’anno, Borgo Egnazia (www.borgoegnazia.com) – cinque stelle di grande charme, incastonato tra natura e mare spettacolari – propone invece “Capodanno stellato”, Cena gourmet e festa in grande stile grazie alla collezione di piatti d’eccellenza firmati dallo chef stellato Domingo Schingaro.
Anche a Tavola è Gioia
Non è natale in Salento se non si gustano i cibi della tradizione. Dalle “pitteddhe” ai “porceddhuzzi”, dalle “pittule” con vin cotto al croccante, passando per i “mustaccioli” o “scajozzi”, non è facile mantenere la linea. Anche perché, tra gli ingredienti più amati nelle preparazioni, c’è l’olio… per friggere. Qui si frigge quasi tutto, a cominciare dai “porceddhuzzi”: sono i dolci della tradizione, realizzati con farina, acqua e vino o succo d’arancia. Si tratta di piccoli “gnocchetti” che vengono fritti nell’olio e poi agglomerati con del miele.

Più o meno simili come preparazione ma diverse nella forma sono le “cartheddate”, strisce di pasta dolce fritte e poi guarnite con miele, canditi, zuccherini, pinoli e confetti che ricordano nel loro intreccio le fasce in cui fu avvolto Gesù Bambino al tempo della Natività. La pasta di mandorle – da provare a Lecce quella della Pasticceria Natale – viene modellata in varie forme, soprattutto in quella di pesce: il motivo deriva da un’antica simbologia cristiana secondo la quale proprio il pesce è una rappresentazione di Gesù Bambino.
Last but not least le “pittule”: sono piccole sfere di pasta, ovviamente fritte, che si possono mangiare semplici oppure farcite con verdure o pesce, e ancora come dolci, intinte nel vin cotto. E se volete assaggiare il miglior panettone del mondo, sappiate che nel 2020 il primato è stato assegnato a Giuseppe Zippo, salentino doc che ha portato nella sua pasticceria di Specchia il prestigioso riconoscimento. Se infine volete concedervi una cena ispirata alla tradizione, ma anche “stellata” tornate a Lecce: da Primo il chef Solaika Marrocco – che quest’anno si è guadagnata la sua prima Stella Michelin – potrà deliziarvi con piatti ispirati alla tradizione.

Born in Salento, Milanese by adoption, Alessandra Greco has explored communication in all its forms from radio to TV, to corporate communication. She is a beauty, lifestyle and fashion editor and writes for major Italian online and print magazines like Vogue, Marie Claire, Grazia. Since a few years she has chosen to deal also with corporate communication and manages pr activities for some well-known Italian brands. In 2020 she chose remote working, she returned to her hometown which she loves so much to write passionately about it, but also about lifestyle and beauty, from her desk facing the sea.